Vi siete mai chiesti il motivo per cui i cani inclinano la testa quando gli rivolgiamo la parola? Questo studio ha svelato il perché.
Se avete avuto un cane in casa, sicuramente vi sarete resi conto che questi animali sono in grado di comprendere ciò che dite loro. Inizialmente si pensava che i cani fossero in grado di associare le sonorità a comportamenti reiterati e dunque la parola “Andiamo” o “Mangiamo” stimolava loro un ricordo che poi si concretizzava nell’azione da compiere in base alla gestualità o ai comportamenti del padrone.
In realtà studi più recenti hanno dimostrato che i cani sono in grado di memorizzare un certo numero di parole e collegarle all’azione da compiere senza la necessità di interpretare i movimenti del padrone. Ci sono anche cani particolarmente dotati nel ricordare le parole e nel mettere in pratica le azioni che gli vengono chieste che sono attualmente chiamati GWL (gifted word learners).
Insomma la frequenza tra cane e padrone porta ad una connessione profonda, grazie alla quale non solo il padrone è in grado di capire cosa richiede il proprio cane con l’abbaio o i gesti che compie, ma in cui è anche il cane che riesce a comprendere sia le parole che i comportamenti dell’essere umano.
C’è tuttavia un gesto peculiare dei cani che ancora oggi non ha una spiegazione specifica. Ci riferiamo al momento in cui questi, udendo la nostra voce, inclinano la testa. In passato si è ipotizzato che potessero farlo per sentire meglio o che fosse dovuto ad un problema all’udito, ma un nuovo studio sull’argomento smentisce le due ipotesi.
Un gruppo di studiosi di Budapest che precedentemente aveva lavorato con un gruppo di cani GWL per individuare il numero di parole che erano in grado di memorizzare, ha effettuato un altro esperimento per cercare di capire se l’inclinazione della testa fosse collegata alla comprensione o alla mancata comprensione del comando.
Per lo studio sono stati analizzati i comportamenti di 40 cani di razze diverse, 7 dei quali facenti parte della categoria di cani dotati nell’apprendimento delle parole. I 33 cani non dotati erano stati addestrati nelle settimane precedenti a riconoscere il nome dei giocattoli da andare a prendere, mentre il cani superdotati erano chiamati ad imparare sul momento la correlazione tra nome e giocattolo.
L’esperimento ha dato delle indicazioni interessanti, visto che i cani dotati hanno inclinato la testa il 43% delle volte, mentre i cani normodotati che erano stati precedentemente addestrati al riconoscimento dei giocattoli solo il 2%. Inoltre si è notato che ogni cane inclina la testa solo in una direzione, senza fare caso alla posizione di chi sta parlando.
Questi due dati ci dicono due cose, la prima è che i cani che riescono già a collegare il suono della parola all’azione da compiere non piegano la testa di lato, la seconda è che non lo fanno per sentire meglio, visto che l’inclinazione non è rivolta alla direzione di provenienza del suono.
Secondo gli studiosi, dunque, il gesto di inclinare la testa è legato al mancato riconoscimento del comando. Il cane insomma riconosce la parola ma non riesce a collegarla all’oggetto da prendere o all’azione da compiere e cerca di ripotare alla memoria quel collegamento. Ovviamente si tratta solo di un’ipotesi e non ci sono prove sufficienti per poter asserire con assoluta certezza che sia così, motivo per cui gli autori dello studio sostengono che siano necessari ulteriori esperimenti.
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