Cos’è la FOMO, termine ormai sdoganato soprattutto tra i giovani: scopriamo di più su questo nuovo fenomeno che sta colpendo molte persone,
L’acronimo è FOMO e sta per Fear Of Missing Out, cioè la paura di essere esclusi, ed è una condizione correlata alla digitalizzazione della vita di tutti i giorni. Corrisponde al timore di perdere o comunque non partecipare alle esperienze piacevoli e gratificanti che coinvolgono amici e conoscenti.
Questo tipo di disturbo è sempre esistito, ma oggi è più accentuato che mai, perché siamo costantemente in contatto con i nostri social e questo tipo di stimoli piò accrescere in noi una sensazione di insoddisfazione. Oggi abbiamo più possibilità di avvertire questo tipo di sensazione, perché siamo costantemente sottoposti alle esperienze degli altri.
Dalla FOMO si è sviluppata una teoria, chiamata la TCUI (Theory of Compensatory Internet Use, cioè la teoria dell’uso compensativo di Internet): questa teoria cerca di spiegare perché le persone quando avvertono i sintomi della FOMO, si concentrano particolarmente su un uso eccessivo di internet. Questa potrebbe essere una sorta di compensazione per gli individui con stati psicologici disfunzionali.
Detto in maniera più semplice, le persone con questo disturbo, per alleviare la loro ansia accendono continuamente ai loro social per controllare cosa fanno gli altri: questo allevierebbe il loro stato alterato, almeno fino alla prossima crisi. L’accesso a queste informazioni cosi immediato compensa il bisogno di rassicurazione.
La principale caratteristica della FOMO è la costante sensazione che gli altri conducano una vita più appagante della nostra e può essere definita in due elementi: l’ansia relativa alla possibilità che gli altri condividano delle esperienze piacevoli a cui non si partecipa e il desiderio di essere costantemente in contatto con gli altri tramite social.
Questo è un fenomeno che può colpire tutti ma i soggetti più a rischio sono i gli adolescenti di sesso maschile: il timore di essere esclusi in questa fascia di età è più che normale, diventa patologico quando questa sensazione di disagio va ad impattare significativamente il funzionamento quotidiano dell’individuo.
Per prevenire o combattere la FOMO si possono fare alcune cose. Ricordare prima di tutto che ciò che vediamo nei social è notevolmente enfatizzato; poi si può sviluppare la cosiddetta consapevolezza del presente: chi teme di perdere qualcosa è sempre proiettato o nel futuro o nel passato. Sicuramente aiuta ridurre l’utilizzo dei social e soprattutto bisogna imparare ad accettare i sentimenti legati alla solitudine, perché la solitudine non è per forza qualcosa di negativo e soprattutto mai conosciamo efficacemente noi stessi come quando siamo soli.
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