Leggere correttamente le bollette delle forniture è fondamentale per capire come risparmiare alla fine del mese: cosa bisogna assolutamente sapere.
A causa dell’innalzamento dei costi delle materie prime, negli ultimi anni il costo delle bollette è schizzato alle stelle. Ovviamente molto dipende dai consumi che sosteniamo ogni giorno per illuminare e per riscaldare la nostra casa, ma è anche necessario capire da cosa sono determinati i costi dei consumi.
Ogni bolletta infatti presenta dei costi fissi, sui quali non è possibile assolutamente intervenire perché sono fissati a monte e sono uguali per tutti gli utenti, a prescindere dall’azienda che emette la bolletta, e dei costi variabili che dipendono invece da una serie di fattori sui quali l’utente può intervenire.
I costi fissi comprendono costi per il trasporto dell’energia, quelli per la manutenzione e la gestione dei contatori, gli oneri di sistema per sovvenzionare la manutenzione del sistema di distribuzione (la rete elettrica nazionale per la luce) e la ricerca per migliorare lo sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili, l’IVA e le accise.
I costi variabili dipendono dagli effettivi consumi energetici che in genere vengono letti automaticamente dalle aziende fornitrici ma che in genere è sempre bene comunicare direttamente all’azienda attraverso l’autolettura del contatore.
Considerando che sui costi fissi un privato cittadino non ha assolutamente possibilità di intervenire, è bene che si concentri principalmente sull’altra parte della bolletta.
Nello specifico, per quanto riguarda la bolletta elettrica, dovrà leggere attentamente il costo del kWh, cioè dell’energia assorbita nell’arco di un’ora dall’impianto elettrico collegato a un contatore.
Ovviamente le varie compagnie elettriche attive sul mercato libero fanno offerte di vario tipo ai consumatori, allo scopo di conquistare dei nuovi utenti. Per risparmiare, quindi, è necessario scegliere la compagnia elettrica che propone il costo più basso al kWh.
Occorre però prestare la massima attenzione a tutte le offerte accessorie che vengono sempre più spesso proposte a corredo della fornitura energetica. Solo per fare un esempio, una compagnia elettrica che sta investendo molto sulle energie rinnovabili potrebbe offrire un prezzo molto basso e conveniente per il kWh ma, allo stesso tempo, imporre ai nuovi clienti l’acquisto di un impianto fotovoltaico al momento dell’attivazione del contratto o del passaggio da un’azienda all’altra.
Questo naturalmente cambia le carte in tavola: ci serve davvero quell’impianto? La spesa è sostenibile? In quanto tempo la ammortizzeremo? Sono queste le domande che bisogna porsi in questo caso.
Nel caso invece di offerte molto convenienti ma a tempo determinato è necessario anche prendere consapevolezza del prezzo della fornitura quando finirà l’offerta. Di solito infatti, il prezzo del kWh si alza di molto, portando a bollette molto più alte.
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